Supervisione
La supervisione è rappresentata da un tempo ed uno spazio che il terapeuta riserva a se stesso e per la sua professionalità, affidando ad un altro terapeuta, stimato per umanità e professionalità, l'elaborazione e la risoluzione di eventuali problematiche emerse nel corso di sedute e/o conflitti personali a volte sollecitati da contenuti emersi da dinamiche controtransferali.
Sento di aver scelto questa professione con responsabilità e coscenziosità. Un lungo percorso di analisi personale, obbligatorio nel percorso formativo della mia scula di specializzazione, mi ha portata ad essere maggiormente consapevole e più equipaggiata a sostenere gli eventi che la vita presenta.
Ma tutto ciò non mi ha resa, come essere umano, immune da possibili conflitti o problematiche; il terapeuta non vive nella stanza di terapia, non è fuori dal mondo e con esso si incontra e si scontra ogni giorno come chiunque altro, ma non come chiunque altro può permettersi di portare tutte le dinamiche personali del suo mondo in terapia.
La supervisione quindi è l'elemento distintivo che fa di un professionista, un professionista serio, che cura il paziente, e nel momento della supervisione ha cura di sè e della sua professione.
Nel mio percorso professionale mi avvalgo della supervisione individuale e di percorsi intensivi finalizzati al continuo aggiornamento professionale.