Dott.ssa Filomena Petrazzuolo - Psicologa Psicoterapeuta - Dott.ssa Filomena Petrazzuolo - Psicologa Psicoterapeuta

Vai ai contenuti



Gestalt


Lo Psicoterapeuta della Gestalt invita ad essere come si è, seguendo la propria naturalezza. È un tornare a casa, all'interiorità. L'invito è a togliere le maschere e a recuperare le parti rinnegate di sè. È l'accettazione del limite che pacifica la mente. L'impegno ad essere diverso, paradossalmente, blocca il cambiamento. Non riceverò l'amore tentando di essere perfetto, né pretendendone di più. La meta è quella di lasciar fluire la coscienza, e l'azione conseguente, in un continuo consapevole. Ma ci vuole molta esperienza e pratica del sottile.

Ciò che caratterizza la psicoterapia della Gestalt non è tanto la forma teorica, quanto l’attenzione che mette sul terapeuta, al suo modo di essere, e sui frutti ai quali tende il processo terapeutico. La Gestalt propone soprattutto un atteggiamento e un insieme di principi che formarono una coerente rete concettuale. Il gestaltista è portato ad assumere un modo d’essere. In pratica si diventa  terapeuta  essendo una persona con certe qualità. In questo senso la Gestalt é più che una teoria. Certo è anche questo, ma la teoria va integrata in una visione dell’uomo che sia traducibile in una prassi operativa mirata all’attivazione di un processo di crescita. La vera antitesi al malessere è lo sviluppo della persona. Il processo terapeutico comprende l’analisi psicologica e il trattamento comportamentale e va oltre.

La
Gestalt resta viva perché mantiene la freschezza che proviene dall’interesse per ciò che accade e quindi per l’individuo così com’è, calato nella sua esistenza reale.
E questo richiede una figura di terapeuta non solo competente ma anche impegnato in una continua ricerca di sé, un terapeuta che mette al centro dei suoi interessi il conoscersi. Una teoria fondata sulla metafora di un organismo che si orienta, si sviluppa, va avanti o si interrompe e dopo contatti pieni si ritira o si estingue, che definisce il sé come fenomeno di confine e su queste basi ne concepisce l’esistenza o la non-esistenza.

La terapia mira al recupero della saggezza naturale, alla quale sono connessi il mondo degli istinti e degli impulsi, motori dell’esistenza, dotati di intelligenza arcaica sebbene inconscia. La saggezza non si avvale solo di astratta spiritualità, diamo spazio alla saggezza del corpo, alla fisicità e ai sensi tutti.



tratto da: Antonio Ferrara, Margherita Spagnuolo Lobb (a cura di), Le voci della Gestalt. Sviluppi e innovazioni di una psicoterapia, 2008, FrancoAngeli



Torna ai contenuti