Dipendenze affettive
Non mi sono mai incontrata
nel modo in cui l'ho fatto
davanti alle donne
e soprattutto non avevo mai sentito
raccontare alle donne quello che raccontavano.
Per me è stata la scoperta più grande della mia vita
insieme all'analisi e alla saggezza dei bambini.
Arrivano alla mia porta molte donne giovani e meno giovani e molte portano un male che sembra far più male di altri, è il mal d'amore.
E' un male pervasivo, le mie pazienti sono spesso, angosciate, disperate, perse…
E mi viene in mente un racconto di mia madre che descriveva storie di donne del suo tempo che si lasciavano morire per amore, si diceva che la ragazza era morta di appucundria.
Un giorno una mia paziente in un momento della sua seduta mi disse con gli occhi pieni di lacrime e traboccanti di disperazione: "senza di lui, io chi sono?"
Non vi era qui la messa in discussione della propria persona, era l'identità tutta che crollava crollando quell'appoggio divenuto indispensabile, chiamato amore…
La dipendenza è presente in quasi tutte le donne, di diversa età, che sono fragili, alla ricerca costante di un amore che le gratifichi poiché si sentono inadeguate. Nelle relazioni affettive, i dipendenti elemosinano attenzioni e continue conferme poiché aiuta a neutralizzare il senso d'impotenza, disagio, vuoto affettivo che sentono a livello personale. Il soggetto dipendente prova una sensazione di ebbrezza dalla relazione dei partner perché indispensabile per stare bene; cerca "dosi" sempre maggiori di presenza e di tempo da spendere insieme al partner; esiste solo quando c'è l'altro e non basta il suo pensiero a rassicurarlo, ha bisogno di manifestazioni continue e tangibili; l'aumento delle "dosi" esclude la coppia dal resto del mondo. Se la dipendenza è reciproca la coppia si alimenta di se stessa. L'altro è visto come un' evasione, come l'unica forma di gratificazione della vita. Le normali attività quotidiane sono trascurate poiché l'unica cosa importante, è il tempo trascorso con il partner perché attesta l'esistenza del dipendente. Quando il partner non c'è, il soggetto sente di non esistere e non è in grado di "pensare" ad una vita in cui il partner non ci sia. Questo pensiero rivela una bassa autostima e perdita della capacità critica propria e dell'altro. In alcuni momenti si percepisce qualcosa di distorto nella relazione con l'altro, ma l'essere intrappolati in una dipendenza fa sentire indegni e spinge ancora di più verso il partner che perdona e talvolta possiede. La dipendenza affettiva è una reazioni difensiva e di fuga, una mancanza di autonomia. Molte donne dipendenti, hanno subito abusi fisici, psichici ed emotivi durante l'infanzia, condizionando la persona a rapporti di sottomissione e passività, facendole sentire rifiutate in quanto "sbagliate" e abbandonate, con conseguente perdita d'identità seguita da vergogna e rimorso.
I dipendenti affettivi associano se stessi all'identità della persona amata. La caratteristica che accomuna tutti i rapporti dei dipendenti da amore è la "stagnazione". Pieni di timore per ogni cambiamento, i dipendenti soffocano lo sviluppo delle capacità individuali e sopprimono ogni desiderio e ogni interesse. Il bisogno disperato di sicurezza fa da guida ad ogni progetto emotivo. I dipendenti affettivi sono ossessionati da bisogni impossibili, aspettative non realistiche, sono portati a pensare che operando a favore del compagno metteranno al sicuro il loro rapporto; le occasioni di delusione e risentimento che possono verificarsi sono sufficienti a rendere inutile un simile progetto. L'amore richiede onestà ed integrità, uno scambio reciproco tra persone che si amano. Gli affetti che comportano paura e dipendenza, tipici dei dipendenti, sono destinati a distruggere l'amore. I s intomi della dipendenza affettivas valutazione dei sentimenti; senso di colpa e/o rancore e rabbia; paura di perdere l'amore, dell'abbandono, della separazione, della solitudine e della distanza; terrore di mostrarsi per quello che si è; timore di essere segregati, d'essere annullati. Esiste tra le persone affette da dipendenza affettiva, un'oscillazione tra desiderio/paura di sperimentare la vicinanza e la lontananza. L'oscillazione genera ansia che porta ad una negazione dei propri bisogni in quanto la realizzazione di essi farebbero sentire la persona dipendente: egoista, sconsiderata, avida, esigente ed insolente.
tratto da: www.siipac.it